Basta chiedere…

Basta chiedere…

In realtà, a dispetto dell’embolo che ogni tanto minaccia di partire e scalda i motori, di solito mi sforzo di star calma. Non che mi riesca sempre, eh. Prendi l’altra sera, quando ero uscita con l’amichetta, mentre ci si districava nel fottio di gente nel posto dove eravamo, ho inavvertitamente urtato un tizio con una parte del corpo abbastanza morbida. Ho chiesto scusa d’averlo urtato e il porco, che io con i tacchi superavo di dieci centimetri – il che è tutto dire –  mi fa un sorriso bavoso e mi fa “ti prego, lo puoi rifare?”. Poi non è che vi dovete meravigliare se gli ho casualmente pestato i piedi nudi con i suddetti tacchi. Lui me l’ha chiesto.

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