Category Archives: Uomini e no

La realtà che supera la fantasia

La realtà che supera la fantasia

Per un po’ di tempo c’era questa leggenducola metropolitana nota solo ai frequentatori di questo e altri giardini, nonché della sottoscritta giardiniera, secondo la quale io deridevo con dei raccontucoli chi aveva avuto la brillante idea di uscire con me e comportarsi male. Ora, questo è vero solo in parte. Solo in parte perché non sempre erano usciti con me, a volte erano usciti con qualche mia amica e io poi avevo riciclato la storia mettendoci il carrico da undici. Tra tutti questi bei tomi, però, ce n’era uno con cui c’ero proprio uscita io sul serio, ed era tra quelli che avevo deriso con gran gusto perché, dopo essersi ubriacato con un bicchiere sciacquato col mojito, si era comportato in maniera così idiota che deriderlo era assolutamente obbligatorio. Non solo. Si era davvero comportato in maniera talmente stupida, che l’amichetta, a sentir la storia, s’era fatta delle grasse risate e aveva riciclato lei, la storia, mettendoci il carrico da undici. Proprio ieri, però, mi capita di incontrare delle persone che questo tizio qui lo conoscon bene e mi raccontano su di lui delle cose, che non solo l’amichetta senza conoscerlo ha inquadrato il personaggio in maniera divina, ma potevamo anche non scriverci niente, né infierire, ché davvero questo qui è uno di quelli che saranno chi saranno, ma sfigati rimangono.

Quanti anni hai, stasera?

Quanti anni hai, stasera?

La parola d’ordine, in questi giorni, sembra che sia “età”. Io le sento le vostre vocine ragionevoli e ragionanti che dicono ma insomma, ma ci sono un botto d’anni di differenza, c’avete altre robe per la testa, ragionate in maniera diversa e un sacco d’altri blablabla. Io però non mi convincete, con le vostre vocette ragionevoli e ragionanti, ché a me dell’età non me ne frega proprio nulla. Mi frega del colore degli occhi, del modo di parlare, delle mani. Di un sacco d’altre cose mi frega, ma dell’età, di quello, proprio no.

La cotta avanza

La cotta avanza

No, riflettevo che ci son delle cose belle davvero. Tipo i messaggi della buonanotte, tipo avere un pensiero bello e fisso, tipo cantare al mattino quando ti svegli, anche prima del caffè (pensa te…). Boh, bella ‘sta storia.

Irrecuperabile

Irrecuperabile

L’altra sera, quando ho dato il meglio di me, diciottenni non ce n’erano. Trovo però mooolto preoccupante il fatto che, con tanti giovanotti dell’età mia, tanti graziosi giovanotti della mia età, aggiungerei e terrei a sottolineare, io poi la svenevole l’ho fatta con il ragazzo che comunque era il più piccino della compagnia. A me mi fanno preoccupare ‘ste cose. Se continuo così tipo fra qualche anno rischio di dovermi scegliere tipo un toy boy tra gli amici de mi fijo. (Ma anche no.)

Ennesimo chiarimento

Ennesimo chiarimento

Ora, ogni volta che dico che il prossimo fidanzato sarà un fidanzato torero, poi chi mi sta davanti mi storce il naso e fa “oddioddio, la corrida, che barbarità!”. Chiariamo. Io non faccio il tifo per la corrida. Non mi turba particolarmente la storia del oddioddio torturano i poveri tori, ma non ci faccio nemmeno il tifo. Voglio il fidanzato torero, col traje de luces e tutto il resto. Una volta che io abbia questo fidanzato torero, poi fate quello che vi pare, abolitela, chiudete le plazas de toros, come volete. Ma prima devo avere il fidanzato torero, ok. È una missione, questa. End of story.

(Poi, se v’avanza tempo e guardate, chessò, lui, o lui, o anche lui, capite pure perché.)

Uccidi l’ormone ribelle

Uccidi l’ormone ribelle

Io, vabbè, sono un po’ carognetta. E si sa, ecco, non è che non si sa. Solo che poi, se c’è uno che un po’ cerca di fare il provolone (che poi è l’unico modo possibile per non piacermi) ecco, se uno cerca un po’ di fare il provolone e poi mi scrive un messaggetto che la grammatica è poco meno che un’opinione, anche poco convinta come opinione, ecco, già a me uno che fa il provolone proprio non mi piace, ma così mi si narcotizzano gli ormoni, pure quelli più infigardi, ecco.

Besame Giuda

Besame Giuda

È successa, un po’ di tempo fa, questa cosa. Conosco un ragazzo, si parla un po’, poi scatta quella robetta lì, quella per cui si ferma il tempo un attimo solo e ci si bacia. Ché un bacio, dice Massimiliano, è una cosa bella, ed è vero, che è una cosa bella. E allora, dicevo, ci si bacia con questo ragazzo qua. Ed è stato un bel bacio, per carità. Poi questo ragazzo qua dice “dai, spostiamoci da qui” ché c’era dell’altra gente e poi aggiunge “c’ho anche la ragazza”. E a me m’ha smontata e m’ha congelato le gambe, ‘sta roba qua, ché io una bocca non mi va di dividerla, né di rubarla a qualcun’altra, ché ce ne sono abbastanza, di bocche libere, senza bisogno di prendere quelle di un’altra, ecco. La cosa che vi volevo raccontare, però, non è questa, ma il fatto che, questo ragazzo qua, che ha visto che a me m’era passata la fantasia di star lì a sbaciucchiare proprio lui, invece che riconoscere che è un po’ viscido, che non si baciano le altre se una ragazza ce l’hai già, era tutto impettito, ché, ha detto “beh, almeno sono stato onesto”. Ed io è da allora che penso che forse io ho capito male l’onestà. Questo vi volevo raccontare.

Who’s gonna ride your wild horses?

Who’s gonna ride your wild horses?

È che, vedete, m’è capitato di ritrovare una persona, una di quelle persone che son state importanti, non persone qualsiasi, ma tipo una persona che tu ci hai pensato per anni, che ti chiedevi com’è che era diventata, ti sei pure chiesta come sarebbe stato se. E poi l’hai ritrovata, dopo una vita intera, ché all’età che si ha noi, anche dieci anni sono una vita intera. E allora ti ci metti a parlare, con questa persona qua, che già pensi che tipo gli occhi son proprio come ti ricordavi che erano, gli occhi. E se ti fermi un secondo, uno solo, senti pure l’odore, di quella persona, com’era quella vita fa. E mentre ci parli, con questa persona, c’è un attimo che pensi che non sei nemmeno sicura che ci sia stato tutto questo tempo in mezzo. E che hai diciassette anni. E sei su un muretto vicino al mare. E questa persona ha i capelli morbidi.