Provolone part two

Provolone part two

Perché le storie che hanno per protagonisti i provoloni ce l’hanno sempre, un seguito. Funziona così: il provolone, se sei stata così demente o così ubriaca da decidere di dargli il tuo numero di telefono, inizia a scassarti di messaggetti diabetici. Una quarantina nelle ventiquattro ore, ecco. Te, che sei educata, rispondi al massimo ad uno su quaranta con qualcosa che è più neutro del baby shampoo. Il provolone però, per qualche strano motivo interpreta il tuo “grazie ma non mi sembra il caso” con “mi metto le mutande sexy, prendo le manette di pelo e ci vediamo a casa tua”. E continua a scassarti di messaggetti. A questo punto decideresti pure di non rispondere nemmeno, poi però alla fine, sei talmente nevrotizzata dal bipbip continuo del telefono che passi al piano B e gli dici proprio chiaro e tondo, guarda, puoi morire ammazzato, ma non ce n’è. Né adesso né mai. E quello dice, ma no, guarda, hai capito male, quando t’ho detto che ti amavo dopo sette ore che ci conoscevamo intendevo che ci tengo molto alla tua amicizia. A quel punto non sai se consigliargli di farsi vedere da uno bravo, ma davvero bravo o farti giustizia sommaria con un cavatappi. Poi decidi che non vale nemmeno lo sforzo di rispondergli.

2 comments

  1. dopo sette ore ti amo???ossignore mio…io ho sempre pensato che questi slanci immediati d’amore alla fine vanno a farsi fottere come niente, la gente è veramente bizzarra o forse è solo matta da legare chissa cos’è peggio…o forse è solo semplicemente innamorato cotto!!
    potevi partire cu nui maledetta….comunque ci vediamo al ritorno. happy easter!

  2. Ma che innamorato?!? Ce stava a prova’…ma di brutto! Vabbè, siamo circondati da matti, mondieu…