Sugar

Sugar

Siccome avevo finito il tabacco, sono andata molto presto dal tabaccaio a comprarlo. Visto che ero lì sono passata in salumeria a prendere il pane e una birretta per pranzo. Saranno state le otto e trenta. Ecco,  in un paesello  il salumiere è abituato agli operai che alle otto e mezza hanno già fatto mezza giornata di lavoro e sono pronti allo spuntino di metà mattina, e vanno lì a prendere il panino con mortadella, provola e anche giardiniera (non io, quella sottaceto). Però è abituato agli operai, mica a te che sei femmina. E quindi m’ha guardata strano e mi ha chiesto “serve altro?” con una vocina che sembrava quasi sperasse che fossi lì a comprare lo zucchero colorato per decorare le torte, ché si porta tanto, signoramia.

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