Io, per la verità, non è che so bene da dove incominciare, ecco. Ho visto tantissime cose bellissime, ho camminato su e giù godendomi quelle vie arabe, tra il profumo di zagara che rimarrà sempre il profumo di Sevilla, per me. Ho visto il flamenco, quello vero a tre passi dal tablao e ho visto un torero, uno vero. Vabbè, non sono riuscita a fidanzarmici, però vabbè, una mica può riuscire a fare proprio tutto in due settimane, no?
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Felice e in partenza
E quindi, dopo un sacco di parlare, la partenza è arrivata. La valigia è pronta, documenti, biglietti e robette varie son sistemate, resto solo io da metter sull’aereo. Domani a quest’ora starò respirando un’aria calda e diversa, pronta a sgambettare verso la calle Betis e ubriacarmi di Spagna e flamenco. È inutile che ve lo dica, ma son più che felice. Fate i bravi mentre son via e passate ad innaffiare le mie piantine, ogni tanto.
Impazienza
Vorrei, questi due giorni che ancora mancano, mangiarmeli a morsi come mele. Svegliarmi che è già Spagna, con voci diverse, dal ritmo diverso, in un sole più forte. Andarmene a vedere la gente che balla il flamenco nella calle Betis, respirare un’aria che odora d’altro. Voglio partire, gente.
Previsioni del tempo
Vabbè, non voglio dir nulla ché poi magari mentre son laggiù mi si scatenano i monsoni, però, insomma, per i prossimi cinque minuti mi sento come una che c’ha più culo che anima.
Buongiorno!!!!! (- 3)
Sicché, stamattina, succede così: mi sveglio, apro email e trovo un messaggetto da Sevilla. “Porta magliette a maniche corte e il bikini se c’hai voglia ché fa 30°”. Io spero solo che questa giornata mantenga le promesse, ecco.
-4
S’avvicina, gente, s’avvicina. E io son sempre più con quest’umoretto primaverile e spagnoleggiante che vedo tutto color sole e penso pure, in spagnolo e ci sogno e penso cose tipo che in valigia ci metterò solo robine leggere leggere. E son proprio contenta.
– 7
E quindi, tra una settimana esatta si va in Spagna. È che, sapete, è talmente tanto tempo che ne parlo, che tipo non mi sembra nemmeno vero che il momento è arrivato sul serio, diamine! Che poi c’è una buona dose di malattia, se uno dei pensieri centrali, in tutta questa storia della partenza, è che comprerò le scarpette nuove. Vabbè.
Messaggi subliminali?
Così, come considerazione random, trovo un po’ inquietante che m’abbiano cambiato il volo di ritorno già due volte. Sarà mica che cercano di farmi capire qualcosa, no?
Countdown…
No, ecco, è che mancano ventiquattro giorni all’Andalucía.