Stamattina, mentre facevo lezione ho detto allo studentello fammi segnare questa cosa, altrimenti me ne dimentico, sai com’è l’età. Lui ha voluto fare il gentile e ha detto eh, ma in fondo hai solo pochi anni più di me. Io non ho insistito, ma pensavo che – certo l’avrei avuto ben giovane – ma a conti fatti potrebbe essere mio figlio. Ecco, io il terrore dell’età non ce l’ho mai avuto, ma pensare che tutto sommato un ragazzo grande e cresciuto potrebbe essere mio figlio, un po’ paura mi fa.
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E so pure l’italiano!!!
Sembra che la mia studentessa sia soddisfatta delle lezioni. Parlando di me, ha detto “E devi vedere come sa anche l’italiano, non guarda su nessun libro mentre parla!”. Io, se volete uccidermi, non faccio obiezioni.
Nord ovest
A dir la verità, un po’ mi vergogno quando faccio ‘ste cose. Cose tipo vedere che vento fa domani per sapere come si sveglieranno i miei capelli.
Fatti, non pugnette!
Esiste un limite, nemmeno tanto nascosto, dove iniziano i fatti e finiscono le parole e le fantasie. Ed anche aver ragione, in quel caso, val poco come consolazione. Au contraire, direi.
What else?
Leggevo qua che il Giorgione Clooney con la velina fanno rotta da queste parti. Mi son immaginata un attimo la scena, tipo se mentre con Alessandro si va al mare tranquillina e giuliva io mi trovo davanti quest’uomo qua. Però ho dovuto smettere subito d’immaginarmela, ‘sta scena qua, ché ho sudato freddo.
Il lupo perde il pelo…
Ieri ero a far la spesa con Alessandro. Far la spesa con Alessandro significa che quando esci carica di sacchetti dal supermercato, devi, nell’ordine: togliere l’antifurto ad Alessandro, sistemarlo nel bauletto in modo che non intralci i sacchetti e dopo questo sistemare i sacchetti facendo il tetris nel suddetto bauletto. Va da sè che ci vuole un po’ di tempo. Sicché, m’avvio al parcheggio e proprio lì, accanto ad Alessandro, c’è lei. E mentre io faccio tutte le mie manovre, lei parla con due amichette, dalla faccia adorabile come la sua, di come sta…ehm…simpatizzando dal virtuale al reale, senza risparmio di dettagli, con un tipo. Solo che è leggermente fidanzata da tipo dieci anni. E io m’è venuto lo schifo, ché il fidanzato è proprio un bravo ragazzo e allora ho preso le buste così come veniva e son andata via.
Gira veloce
Poi ci son delle cose che si chiamano rispetto, razionalità. Cose che servono a dirci dov’è che andiamo o perlomeno dove dovremmo andare. Io però oggi non c’ho voglia di nessuna di queste robe qua. Oggi ho altra roba nella testa e gira veloce.
Sezionare la notte e il cuore
Perché se ti bastano cinque minuti e nove secondi che addormentano distanze, cinque minuti e nove secondi per pensare che sai esattamente dove vorresti essere, cinque minuti e nove secondi per rimettere in ballo qualche certezza di cartone, allora forse vorresti anche sbagliare tutto ma provarci, almeno.