Tag Archives: Cose che succedono

La valse d’Amélie

La valse d’Amélie

Ti svegli una mattina a caso, sarà la luna nel segno o qualcuna delle altre robe che ha detto l’oroscopo, vabbuò, ma ti senti leggiadra come Amélie. Esci da casa con leggerezza, sorridi alle persone che incontri. Poi rientri a casa e accanto a te parcheggia una tizia sulla sessantina, non un filo di trucco, pantaloni leggeri e camicia verdina. Una primavera di sessant’anni. E te, che eri partita convinta d’essere leggiadra come Amélie, ti riguardi e porti su la spesa a passo da facocero.

Ritenta, sarai più fortunato

Ritenta, sarai più fortunato

Ho partecipato ad una roba, dove quelli scelti vanno poi a insegnare per un po’ all’estero. Quelli non scelti, però, possono sempre sperare che qualcuno non c’ha più voglia di partire e allora magari vanno al posto suo. Sicché, ogni settimana, si fa un elenco delle scuole dove qualcuno ha rinunciato e tu puoi dire: ok, ci vado io. E io aspetto sempre il giorno che fan la lista delle scuole, solo che sarà almeno un mese che vengon fuori delle scuole in paesi talmente scrausi che tu dici, ma se non ci va nessuno, perché ci devo andare proprio io?

Quote rosa e parità

Quote rosa e parità

Io non sono d’accordo con queste cose. Non so com’è andata lì, parliamo in generale. Mettiamo che io voglio fare una giunta di persone veramente formidabili e le persone più brave sono uomini, non donne. Perché dovrei scegliere una persona mediocre invece che una bravissima solo per le “quote rosa”? Io penso che finché le donne si faranno trattare come panda, invece che farsi semplicemente valere per bravura e dar risposte coi fatti invece che con tutte queste pugnette, allora hai voglia a parlare di parità.

Ineluttabilità del karma

Ineluttabilità del karma

Capita, nella vita, di sopravvalutare della gente, tra quella che incontriamo. Credere che sia migliore di quello che è, che sia leale, che sia sincera. E capita di sbagliarsi. Oh, se ci si sbaglia. Di buono c’è che gli errori di valutazione li fanno pure loro e troppo spesso pensano d’aver a che fare con persone tonte. E gli capita di sbagliarsi. Oh, se gli capita.

Dio è giusto (in linea di massima)

Dio è giusto (in linea di massima)

Leggevo, sul feisbuc, lo status d’un amico. E sembrava, cioè, davvero, oltre che incazzatissimo, tipo serio serissimo.  E io questo tizio qua me lo ricordo sempre un po’ così, tranquillo, tutto sommato. E pure un po’ fessacchiotto, quelle persone belle d’una bellezza incredibile che però te dici, vabbè, da un’altra parte avrà tolto. E quando aprono bocca capisci da dove. Ma subito eh. Perciò, insomma, m’ero pure un po’ preoccupata, ho pensato, diamine, devono avergliela fatta proprio grossa, a questo poverino qua. Allora gliel’ho chiesto. Amico, tutto ok? Sembra grave, accipicchia. Gravissimo, era. Parlava di calcio. E io sotto sotto ho un po’ ringraziato che insomma, dio non era diventato così ingiusto, in fondo.

Eccoci qua

Eccoci qua

E’ un po’ strano scrivere in un posto che non sia il vecchio giardino (nonostante tutto il bagaglio arriverà molto molto presto). Ma nella vita c’è bisogno di cambiamenti e dato che non ho troppa voglia di tagliare i capelli, come copione femminino imporrebbe, allora, eccoci qua. Sperando che sia un buon inizio. O semplicemente un inizio, va bene uguale.