Tag Archives: feisbuc

Dio è giusto (in linea di massima)

Dio è giusto (in linea di massima)

Leggevo, sul feisbuc, lo status d’un amico. E sembrava, cioè, davvero, oltre che incazzatissimo, tipo serio serissimo.  E io questo tizio qua me lo ricordo sempre un po’ così, tranquillo, tutto sommato. E pure un po’ fessacchiotto, quelle persone belle d’una bellezza incredibile che però te dici, vabbè, da un’altra parte avrà tolto. E quando aprono bocca capisci da dove. Ma subito eh. Perciò, insomma, m’ero pure un po’ preoccupata, ho pensato, diamine, devono avergliela fatta proprio grossa, a questo poverino qua. Allora gliel’ho chiesto. Amico, tutto ok? Sembra grave, accipicchia. Gravissimo, era. Parlava di calcio. E io sotto sotto ho un po’ ringraziato che insomma, dio non era diventato così ingiusto, in fondo.

Il lavoro più fico del mondo

Il lavoro più fico del mondo

È che a me mi viene tipo da ridere, se il capo mi chiama e mi dice che il mio lavoro, per oggi e per i giorni a venire è smanettare sul feisbuc. E allora quando succedono ‘ste cose penso che c’ho

a) il capo più avanti del mondo

b) faccio il lavoro più fico del mondo

E son soddisfazioni, eh.

Vivere senza fretta

Vivere senza fretta

Da un po’ di tempo ho scoperto questo giochetto nuovo del “condividi su feisbuc”. Cioè, io scrivo le mie robine qui e poi cliccando sul pulsantino magico posso avvertire gli amichetti del feisbuc, quelli che ci tengono al giardino, che ci son delle robe nuove. Solo che quando te premi il pulsantino magico, la roba che va sul feisbuc è, chessò, tre righe di quello che ho scritto e a volte non è nemmeno una frase di senso compiuto. Chessò, finisce con una virgola, con un e, con qualsiasi roba. Allora, quando poi sul feisbuc qualcuno mi dice che gli è piaciuto, quello che ho detto, però ha letto solo quelle tre righe, ché c’aveva troppa fretta per accorgersi che mancava il resto, io ci rimango un po’ male, perché penso che non c’abbiamo nemmeno il tempo e la voglia di stare ad ascoltare tutto quello che c’hanno da dire le persone che c’abbiamo intorno, ecco.

Il lavoro ai tempi del feisbuc

Il lavoro ai tempi del feisbuc

Quando sei sul feisbuc che cazzeggi, capita pure che leggi quelle robe che scrivono gli amici mentre sono al lavoro, che dovrebbero lavorare e invece scrivono sul feisbuc e te pensi, cavolo che figo, anche io lo voglio un lavoro così che poi posso scrivere sul feisbuc. Poi però leggi bene le cose che scrivono, magari che c’hanno il capo cattivo o i colleghi infami, o magari c’hanno i colleghi buoni e loro son infami. E oltre a ricrederti un po’ su quelli che pensavi che erano amici tuoi, pensi pure che se poi lavori e ti capita gente così, allora forse è meglio che continui ad essere disoccupata. Specie se stai sviluppando tecniche nel dirlo così avanzate che la gente si convince che lo fai per tua scelta e sei ricca come la Paris Hilton.

Cose incredibili

Cose incredibili

Cioè, voi avete presente quando vi dico che succedono cose incredibili? Ma dico davvero, che credete? Tipo oggi pomeriggio, sul feisbuc trovo una richiesta d’amicizia. Ma mica una qualunque, eh. Tipo del sassofonista del mio gruppo preferito nel mondo. Cioè, ve lo riscrivo: lui dio-solo-sa-dove-diavolo-mi-ha-trovata ha chiesto l’amicizia a me. Io ho accettato di corsa e poi sono andata subito a fare la pipì.