Tag Archives: gente brutta

Leggerezza

Leggerezza

C’è una persona che mi sta potentemente sulle palle antipatica. Ci sono un’infinità di motivi, uno è che è una persona che si lamenta sempre ma in realtà avrebbe ben poco di cui lamentarsi, un altro è che è nata lecchina e non perde occasione per dimostrarlo. Insomma, stanotte ho sognato che dicevo a questa persona tutto, ma proprio tutto quello che penso di lei. E nel sogno alla fine questa cosa sembrava un po’ imbarazzante, ma poi quando mi son svegliata mi sentivo più leggera. Quindi magari non sarebbe una cattiva idea, farlo davvero.

Ciao, sono Peppa Pig!

Ciao, sono Peppa Pig!

Alla fine, ieri, ci sono andata al mercato. In un momento di follia, ho deciso di comprare una maglietta rosa. Vado a pagare e all’omino dico senti, ma se io vado a casa a provarla e poi mi sento Peppa Pig, poi posso cambiarla? Sì sì, dice l’omino, non ti preoccupare. Sicché io pago, ringrazio, faccio per andare via e l’infame – come lo vuoi chiamare? – fa ok, a venerdì prossimo. Forse avrei fatto meglio a comprarle, le scarpette per correre.

Salento caput mundi

Salento caput mundi

Mi è capitato tempo fa, in una traduzione, di trovare la frase “prodotto nel Salento”. Ho avuto molte difficoltà a tradurla, perché si trattava di spiegare a chi ha commissionato la traduzione (che andrà in tutto il mondo) che il Salento non è il centro del mondo, ma il buco del culo del mondo. Che se io parlo con una persona a Stoccolma, a Tokyo, a Sydney e dico che sono di Lecce, mi guarderà allibita come se stessi dicendo che sono nata nel fondo di un lago. Che chiamarla “la terra più bella che c’è” significa non aver mai messo il naso fuori dalla provincia e che sugli occhi ci sono due fettone di prosciutto belle spesse. Che negli anni passati abbiamo avuto l’oro tra le mani, ma al turismo bello, che porta ricchezza vera e durevole, abbiamo preferito i pochi maledetti e subito dei gruppi di barbari provenienti dalle peggiori province d’Italia che affollano case vacanza e spiagge e abbiamo fatto fuggire con prezzi balordi e servizi scadenti e offensivi famiglie e gente con un minimo di civiltà. Che le persone che oggi si strappano i capelli per la xylella, ieri hanno venduto a due lire i vigneti e domani venderebbero pure gli ulivi se il nuovo business fosse la cicoria. Alla fine ho pensato che forse era meglio tradurre letteralmente.

Avidità

Avidità

Vado dal salumiere. Prendo quello che mi serviva, vado a pagare. Conto gli spiccioli, ma mi mancavano dieci centesimi. Un altro avrebbe detto fa nulla, sei una cliente abituale, me li dai la prossima volta, ma il salumiere no. Pago con dieci euro, mi dà il resto ravanando un chilo di monetine dalla cassa. Non avrà resto per tutti i clienti dopo di me e io sono molto infastidita da tutte le monete che mi ha dato pur di non farmi uno sconto di dieci centesimi. Nel frattempo arriva la moglie che mi racconta come il figlio abbia appena comprato una bicicletta da quattrocento euro. Se non fossi molto educata, sarei andata via senza salutare.