Tag Archives: insofferenze

Sulle restanti regioni

Sulle restanti regioni

Guardo le previsioni del tempo con la stessa ansia di un drogato in crisi d’astinenza. La prossima settimana pioverà e a quanto pare le temperature torneranno (per un breve, brevissimo periodo) da “fiamme dell’inferno” a “mite maggio del Sud Italia”. Adesso tutto sta ad arrivarci, alla prossima settimana.

Forbici

Forbici

Uno dei ricordi più stupidamente vividi della mia infanzia, è mia madre che mi unge i capelli di olio d’oliva e poi si mette lì pazientemente col pettine, per sciogliere un groviglio incredibile. È d’estate e siamo nella cucina della casa al mare, da mia nonna. Ricordo la sensazione di insofferenza totale che provavo e il desiderio di pigliare le forbici e tagliar via quella matassina di lana da cuscino. Ecco, ultimamente provo un’insofferenza simile, ma il groviglio non ho capito bene dov’è. Ma questa volta, olio d’oliva e pettine col cavolo. Si va di forbici, signoramia.

Lei a quel posto ci sputa contro e spinge sul gas

Lei a quel posto ci sputa contro e spinge sul gas

Non sono una salutista, né un’ecologista. Per quel che posso, però, cerco magari di non pesare troppo sul pianeta. E se devo proprio comprare l’insalata pronta, di solito ne prendo una che fanno da queste parti. Poi leggo notizie come questa e tutto l’odio e l’insofferenza per il paesello, per la gente che ci abita, per tutti quelli che ci fanno su dei soldi ammazzandoci tutti si fanno grandissime. E penso che se già così, da sola, andrei via domani, se avessi dei bambini sarei già col fazzoletto bianco a salutare, o forse, come dice Ligabue, “lei a quel posto ci sputa contro e spinge sul gas”.

Let’s fly away

Let’s fly away

L’idea di trasferirsi al nord nord sembra sempre più reale. Ma se il capitano deve avere tutto pianificato e ben preciso prima di fare una cosa, io penso con la pancia e appena dici una cosa, io il massimo che penso è “dove dormirò?” ma sto già prenotando un albergo e un aereo e impacchettando la mia roba. Che forse non va bene, anche perché crea un’insofferenza enorme e tutto quel che faccio, conto le volte che lo farò ancora.