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L’età della pietra è dietro l’angolo

L’età della pietra è dietro l’angolo

L’homo tecnologicus del 2009, sarà pure avanti per un sacco di robe, però ci son delle situazioni che t’accorgi che non è cambiato molto dai tempi dell’uomo delle caverne, tipo. Prendi al mare. L’uomo arriva, scruta gli scogli alla ricerca del posto ideale e poi ci costruisce una solida casetta ombrellone dove sistemare moglie e pargoli. Poi, armato di coltellino, indossa la tenuta del guerriero subacqueo (maschera e pinne) e va a procacciare il cibo, tipo qualche riccio, due cozze o un polipo nel migliore dei casi. Tornato dalla caccia, offre le prede alla moglie che si occupa della conservazione della selvaggina appena cacciata e della distribuzione dei viveri preparati in precedenza.  Si mangia in circolo attingendo al piatto comune a forma di borsa frigo. L’uomo racconta i cruenti dettagli della caccia agli inermi ricci, se sono presenti altri esemplari maschi, il peso della preda inizia a lievitare. Per non perdere l’abitudine e per garantire un’eventuale proseguimento della specie, l’homo tecnologicus, satollo ed ormai in fase pre – pennichella, dà uno sguardo alle altre femmine del circondario, poi si gratta la panza, le parti basse e s’addormenta con una mano sulla coscia della moglie.

Sapore di sale, sapore di mare

Sapore di sale, sapore di mare

La stagione del mare, vedete, è malvagia. Io ho cercato di resistere più che potevo, perché poi lo sapevo benissimo che basta che ci vai una volta e dopo da più dipendenza della nicotina. Solo che poi, come si fa a resistere davvero? Il brutto è quando succedono cose tipo stamattina, che mi son svegliata che c’era un ventaccio ed ho pensato “Diavolo, non si potrà nuotare. Diavolo, proprio ora che iniziavo ad abbronzarmi”.  Son cose serie, signoramia.

Se cadi le prendi

Se cadi le prendi

La frase, secondo me, appare nel vocabolario non appena uno diventa genitore. Sicché, quando oggi al mare ‘sto bambinetto, già avvertito a dovere, s’è piantato sullo scoglio in una posa alla Fantozzi, io, che ero stesa a prendere il sole, mi son messa sui gomiti a godermi la scena. Solo che poi il nonno che era con lui s’è commosso e l’ha aiutato a rialzarsi. E io mi son ristesa al sole.

Tra l’altro, a proposito di bambini al mare, ho in mente un gioco nuovo: tuffati simulando una grande goduria nel farlo proprio mentre la mamma l’ha convinto che si deve proprio proprio andar via.

Post inutile sui capelli

Post inutile sui capelli

Insomma, ieri decido, visto che una volta iniziato col mare non è che poi stai lì a messimpiegarti, liscia, spazzola e robe così, di tentare un esperimento: capelli, esprimetevi in libertà. Dove libertà sta per io non mi pettino, voi fate come vi pare. Ed infatti. Stamattina mi son alzata che sembro Medusa molto incazzata. La soddisfazione sta nel dire “oh, l’ho fatto apposta”. Anche se mica è vero, eh.

“Non devi mai chiedere aiuto, capitooo?!”

“Non devi mai chiedere aiuto, capitooo?!”

Il primo bagno della stagione è una cosa seria, eh. Cioè, metti che vai lì contenta di fare il bagno e l’acqua, chessoio è sporca, o c’è una medusa, o ci son ragazzetti frignoni, cioè, poi ti resta il trauma per tutta la stagione. Bisogna dire, però, che m’è andata bene. Niente animali strani, né bambini rompiballe. O quasi. A un certo punto arrivano mamma e figlio. Ora, io son sempre quella che odia i bambini, però c’ho come il dubbio che quella tizia il figlio lo sta addestrando per entrare nei marines, un giorno.