Tag Archives: paesello

Pettegolezzi anziani

Pettegolezzi anziani

Insomma, io son degli anni che delle beghe del paesello m’importa poco. Esco poco, vado sempre negli stessi posti e abbastanza di rado, vedo sempre le stesse persone che sono sempre gli stessi amici da anni. Ma siccome i paeselli son paeselli, la gente ha da parlare. Pure se non c’è nulla da parlare. E allora in questi giorni sono al centro di un gossip politico-complottista. Che a me un po’ fa ridere, un po’ fa tristezza, ché almeno – qualche anno fa – se spettegolavano su di me, mi trovavano fidanzati improbabili. Bon, sarà questo la vecchiaia?

La palude

La palude

Apri la finestra e ti viene spontaneo tirare dentro l’aria fresca del mattino. No, wait. L’aria fresca è andata via. Tiri dentro un litro di acqua stagnante nell’aria. Ti si spezza il fiato, per un attimo capisci come si sente un asmatico. Tossisci che ti fanno male i polmoni. Sul terrazzo, il pavimento è bagnato come dopo la pioggia. I gatti vanno a bere l’acqua che si è depositata sulle sedie di plastica. Ti verrebbe da chiudere la finestra e riaprirla solo quando torna la tramontana. Invece accendi una sigaretta e pensi che prima o poi la palude si riprenderà tutto, nel frattempo si insinua nelle teste ogni volta che uno respira.

Just a little patience

Just a little patience

Penso che la vita nel paesello, lontano da ogni posto civile è difficile, ma finché son qui posso almeno provare a far meglio. Pochi minuti prima avevo chiamato la municipale perché qualcuno alle sei del pomeriggio mi ha lasciato la spazzatura davanti alla porta di casa. Siamo quasi a livello eroe, ma sono nata Serena e paziente. Molto paziente.

Bambolina e barracuda

Bambolina e barracuda

Ieri mattina sono uscita per andare a una mostra di pittura dove esponeva una mia amica. Passando per la piazza ho incontrato mio zio che mi ha detto “Piccola, ma cosa hai fatto? Sei diventata più bella!”. Dopo ho accompagnato la mia cuginetta a comprare un ovetto kinder e poi sono andata alla mostra con un altro amico che nel frattempo avevo incontrato. Lì ho incontrato un altro amico e mi ha fatto una foto, e pensavo che ogni volta che mi fa le foto lui sorrido sempre molto. Poi sono andata a pranzo dai suoceri di mio fratello (che non conoscevo ed ero un po’ preoccupata, ma mi sono simpatici) e dopo mia cognata mi ha scritto che sua mamma ha detto che sembro una bambolina. E allora ho pensato che devo uscire più spesso.

Lei a quel posto ci sputa contro e spinge sul gas

Lei a quel posto ci sputa contro e spinge sul gas

Non sono una salutista, né un’ecologista. Per quel che posso, però, cerco magari di non pesare troppo sul pianeta. E se devo proprio comprare l’insalata pronta, di solito ne prendo una che fanno da queste parti. Poi leggo notizie come questa e tutto l’odio e l’insofferenza per il paesello, per la gente che ci abita, per tutti quelli che ci fanno su dei soldi ammazzandoci tutti si fanno grandissime. E penso che se già così, da sola, andrei via domani, se avessi dei bambini sarei già col fazzoletto bianco a salutare, o forse, come dice Ligabue, “lei a quel posto ci sputa contro e spinge sul gas”.

Black and white

Black and white

Al paesello, d’estate, arrivano un sacco di tizi tipo slavi, africani  e non so che altro per la raccolta delle angurie. Ed allora ieri, ero a far la spesa e c’erano tre  tizi che facevano la spesa pure loro. Che qui li guardano tutti un po’ strani, come se fossero arrivati chessoio, gli alieni. Io mi sa che sono alieni gentili, però, perché poi quando sono uscita loro erano ancora nel parcheggio che avevano comprato il latte e lo davano a un micetto piccolo piccolissimo. Bianco e nero.