Tempo fa avevo sognato che sotto casa, in un locale che i vicini usano come deposito, c’era un negozio di caramelle. Ieri parlavo con la vicina proprietaria di quel posto e mi diceva che le piacerebbe aprire un negozietto lì dentro. Le ho detto che era una buona idea, ma delle caramelle non ho detto nulla.
La primavera è arrivata con un bastimento carico carico di ormoni, concretizzati in sogni alquanto sudaticci ed esageratamente realistici, tanto che stamattina, prima di collegare bene il gulliver e ricordare che era solo della roba che avevo sognato, ho provato una sensazione di tremendo imbarazzo al pensiero di dover poi rivedere della gente e parlarci normalmente. Come se nulla fosse accaduto.
La colonna sonora abbinata è questa:
C’è una persona che mi sta potentemente sulle palle antipatica. Ci sono un’infinità di motivi, uno è che è una persona che si lamenta sempre ma in realtà avrebbe ben poco di cui lamentarsi, un altro è che è nata lecchina e non perde occasione per dimostrarlo. Insomma, stanotte ho sognato che dicevo a questa persona tutto, ma proprio tutto quello che penso di lei. E nel sogno alla fine questa cosa sembrava un po’ imbarazzante, ma poi quando mi son svegliata mi sentivo più leggera. Quindi magari non sarebbe una cattiva idea, farlo davvero.
Questa notte ho sognato una persona. Siamo stati molto innamorati e sono stata io, per motivi che sarebbero lunghi da spiegare qui, a dire fine. L’ho detto senza che smettessimo di essere innamorati ed ha fatto male, ma pensavo che fosse la cosa migliore. Questa notte ho sognato che ci incontravamo e ci dicevamo che eravamo innamorati, ancora. A questo punto, la stessa parte che aveva deciso di dire fine, ha ordinato al mio cervello di cambiare sogno. E l’infame lo ha fatto.
Sono le otto e sembra notte fonda. Sarà che piove, sarà che con gli amichetti s’è tornati ora da un vinoso aperitivo. Sarà che vorrei dormire solamente. Senza sognare, magari, per una volta.
Questa notte credo di aver sognato qualcosa tipo la soluzione per la pace nel mondo. Poi stamattina mi sono svegliata e ormai avevo smaltito il gin.
Stanotte ho insultato pesantemente una tipa che conosco. Cioè, in realtà era un sogno. Cioè, era parte di un sogno che poi era un incubo. Cioè era un incubo ma poi c’erano dentro cose che son successe veramente. Sono confusa.
Ora, se lo sapete, spiegatemelo voi cos’è che significa se io stanotte ho sognato il Rocky Horror Picture Show. Son cose serie, queste.
Ecco, diciamo che ognuno c’ha i suoi sogni nel cassetto, ecco. Il mio potrebbe essere tipo questo. Cioè, vuoi mettere la soddisfazione?
Devo dire che, nonostante certi brutti incontri, stanotte è stata una di quelle notti sognerecce, che ti svegli allegra ché sai che qualcosa di bello te lo sei sognato, anche se poi non te lo ricordi cos’è che era. Anche se, un vago ricordo di sogno sudaticcio ce l’ho. È il protagonista di siffatto sudaticcio sogno che mi sfugge. Ohibò.
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