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Quando è troppo è troppo

Quando è troppo è troppo

Insomma, accendo la tivvù per vedere questi ragazzi di qui che sono all’X – Factor. Son bravi ‘sti ragazzi, uno sguardo lo do sempre volentieri. Però, porca paletta, se accendo la tivvù e ci trovo Eros Ramazzotti che canta, io non ce la posso fare, gente. Che ogni volta che lo vedo penso, diavolo, se t’operavi alle adenoidi vent’anni fa, col cazzo che vendevi un disco.

Ho bisogno di un antennista

Ho bisogno di un antennista

Siccome m’hanno detto che nella tivvù nuova che m’hanno regalato c’è pure la roba quella per vedere i programmi del digitale terrestre, allora ieri pomeriggio mi son messa lì a studiare il libretto delle istruzioni per vedere come si faceva. Ho fatto tutte le cose che diceva là e alla fine c’erano pure i programmi del digitale terrestre, solo che poi quando ho provato a mettere un canale di quelli, mi diceva che il segnale era debole. Allora ho ripreso il libretto delle istruzioni per vedere se spiegava perché e sul libretto delle istruzioni diceva che quando fa così è perché l’antenna non funziona bene, e io ho pensato, grazie al cazzo, se mi funzionava bene l’antenna, cazzo mi fregava di cercarmi i programmi del digitale terrestre? E ho pure capito che non ho capito niente di come funziona ‘sto digitale terrestre.

Facile come lavarsi i denti

Facile come lavarsi i denti

Quando ero piccola, la più solenne sculacciata che mi son presa (a parte quando a sei anni son scappata di casa per andare al mare da sola)  è stata quando ero sicura di essere una maga ed avevo quasi convinto mio fratello a saltar giù dal balcone a bordo del tappeto della mia stanza, tanto, dicevo, l’avrei fatto volare. Guardate, io ero sicura di riuscirci. L’avevo letto in un libro, che i tappeti volavano, e l’avevo anche visto in un cartone alla tivvì, perciò era sicuro sicurissimo che se lui saltava, poi io lo facevo volare col tappeto. Mica sarei stata la prima, eh, ché quando ero piccina io mica lo dicevano “non lo fate pure voi a casa”. Poi però sono arrivati quelli intelligentoni degli esperti di pedagogia che hanno iniziato a dire “uh, i bambini saltan giù dal tetto per imitare superman, dobbiamo avvertirli che non è vero” ed allora, oltre ad aver segato un sacco di cartoni che dovrebbero essere diseducativi e traumatici, hanno iniziato a metter le scrittine piccole piccole che dicono “occhio, non è proprio così che funziona”. Che io son d’accordo, un po’ con le scrittine, però quando vedo le scrittine anche nella pubblicità dello spazzolino, che dicon che non è vero che vengon fuori gli omini a lavarti i denti, penso pure che o l’intelligenza media si è abbassata di molto e siamo sempre più vicini a ridiventare scimpanzè o forse stan diventando tutti un po’ troppo paranoici e le scrittine sarebbe meglio metterle sotto le veline per dire che nemmeno per far quello, funziona proprio facile facile.

La verità ti fa maleeeeeee…

La verità ti fa maleeeeeee…

Io vi giuro e rigiuro che il telefilm delle quattro zoccole non mi piace nemmeno un po’, ma se da una parte c’è Porta a porta, dall’altra un povero mentecatto miracolato da chissà chi, allora non resta che un’alternativa. Sicché mi son messa a guardare le sgualdrine. E la storia era di questa tipa qua che (tanto per cambiare) si spupazzava uno per benino, ma, ahimè, non raggiungeva l’orgasmo. E dopo un po’ di daje e daje, glielo diceva pure a ‘sto tipo, che fingeva soltanto. E il tipo ci restava malissimo. Ed allora a me m’è venuto in mente che pure io l’ho conosciuto un tipo che poi ho finto pure io. E che, chissà, forse glielo si dovrebbe dire.