Un nome per ogni cosa

Un nome per ogni cosa

A me, a meno che non fossi in imminente pericolo di vita, non verrebbe in mente di mandare messaggetti a un mio amico alle due del mattino. Specie se magari suppongo che sia in dolce compagnia e che un messaggetto possa risultare, magari, inopportuno. Certo, ci sono le variabili da considerare. Tipo che la parola amico è usata in questo caso a sproposito. Tipo che spero non sia in dolce compagnia o, al contrario, spero proprio che lo sia e che il messaggetto risulti particolarmente sgradito, non tanto a lui, quanto a lei. Poi, naturalmente c’è un nome per chi fa queste cose. Più di uno, a dire il vero.

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