Sono seduta al piccì, entra un tizio, mi guarda mezzo schifato e mi fa:
“Il dottore non c’è?”
Gli spiego che no, non c’è e che questa è l’aula del corso di inglese. Dice “ok, mi sono sbagliato” e se ne va.
Solo dopo mi è venuto da chiedermi quanti secoli dovranno ancora passare prima che, entrando in una stanza dove c’è una donna, a uno venga in mente in automatico che il dottore potrebbe pure essere lei.