Chissà che fai la sera, che poi sei stanca…

Chissà che fai la sera, che poi sei stanca…

Sicché, stanotte, è andata così. Io me ne vado a letto tranquilla all’ora delle galline. M’addormento felice e come un ciocco, sperando di far tutto un tiro fino alle sette. Infatti. Intorno alle due, la ragazzina rompicoglioni  era in giardino che gnegneggiava ai gatti usando gli ultrasuoni, ché non esiste essere umano in grado d’emetter certi suoni, son sicura. E io ho sepolto la testa sotto il cuscino sperando nella rivolta dei felini. Alle quattro, invece, il bambino scassapalle dei vicini mostri, indovinate che fa? Esatto. Piange. Io vorrei scavarmi la testa nel materasso, e mi limito a sopprimere l’istinto di farmi alla finestra e mandare a fanculo tutta la famiglia mostro fino alla settima generazione. Alle cinque inizia la sinfonia delle ambulanze. Sopravvivo coi nervi che stanno per saltar fuori, mi riaddormento e mi sveglio dopo trenta minuti per un incubo. Oggi, è la morale della favola, odio il mondo. Tutto il mondo.

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