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Candy shop

Candy shop

Tempo fa avevo sognato che sotto casa, in un locale che i vicini usano come deposito, c’era un negozio di caramelle. Ieri parlavo con la vicina proprietaria di quel posto e mi diceva che le piacerebbe aprire un negozietto lì dentro. Le ho detto che era una buona idea, ma delle caramelle non ho detto nulla.

Vicini di casa

Vicini di casa

Vivere in un centro storico significa che i tuoi vicini sono molto vicini. Allora se esci per andare al lavoro, una delle vecchiette (che ti chiama signorina e mai ti chiamerà professoressa, perché ci sono delle priorità) vuole suggerirti la strada più veloce per andare al lavoro. Anche se non guida. E l’altra vicina, che sta per andare al mare, ti dice beata te che vai a lavorare, a casa ti annoi (magari!). Ed è quasi mezzogiorno e fa trenta gradi, io vorrei molta ombra e una birra, ma va bene. E poi c’è quella che ti chiede se hai da regalarle dei gatti perché ha visto dei topi nel giardino. E quella che si fa alla finestra appena sente una voce. E quella che strilla col cane e ascolta la tivvù a tutto volume, ma solo se non c’è il rosario alla radio. E mi stanno simpatici, questi vicini. A volte è come andare indietro nel tempo. Forse per quello ho scelto di vivere qui.

Dolcezza

Dolcezza

L’estate scorsa, nella casa qui di fronte, c’è stata per oltre un mese una coppia inglese. Sulla sessantina, sorridenti e silenziosi. Non so però se la casa sia loro o fossero solo in vacanza, sicché adesso che stamattina c’è qualcuno a fare le pulizie, sono un po’ preoccupata che al posto loro arrivino degli scalmanati a rovinare la dolcezza delle sere a maggio.

Just a little patience

Just a little patience

Penso che la vita nel paesello, lontano da ogni posto civile è difficile, ma finché son qui posso almeno provare a far meglio. Pochi minuti prima avevo chiamato la municipale perché qualcuno alle sei del pomeriggio mi ha lasciato la spazzatura davanti alla porta di casa. Siamo quasi a livello eroe, ma sono nata Serena e paziente. Molto paziente.

Casupole

Casupole

I miei vicini (quelli che abitano al piano di sotto) hanno anche una casupola proprio qui di fronte. È un cubo. Dentro ci saranno dei muri che dividono le stanze, ma da fuori è un cubo senza finestre e senza riscaldamenti. Prima ci abitavano delle persone dell’Est Europa, poi sono andate via. Adesso lo hanno affittato di nuovo. Già da tanto, pensavo di chiamare i vigili, perché vivere in un cubo senza i riscaldamenti (e le persone che ci abitavano prima hanno una bimba piccola) mi sembrava una cosa spregevole. Non l’ho mai fatto perché ho sempre pensato che, alla fine, era l’unico tetto sulla testa che avevano quelle persone, e se io chiamavo i vigili sarebbero rimaste senza casa. Solo che gli inquilini nuovi accendono sempre il camino e il fumo entro dentro casa mia. Va bene, ho pensato, non possono mica stare al freddo. Solo che accendono il camino e ci fanno dentro la carne arrosto. E siamo lì, io e i gattini, appesi alle finestre come fanno nei cartoni animati. Dovrò farci amicizia, con questi vicini, mi sa.

Cara vicina testa di cazzo…

Cara vicina testa di cazzo…

Cara vicina testa di cazzo che questa sera hai avuto l’idea geniale di parcheggiare davanti alla porta del mio garage, impedendomi di aprirla e fare qualunque cosa nella mia proprietà, che hai fatto finta di non essere in casa quando ho suonato per chiederti di scendere e levarti dalle palle, cosa preferisci che faccia, a questo punto? Che ti tagli le gomme o che apra ugualmente la porta del garage sfasciandoti lo scooter per terra?

L’amore non è bello…?

L’amore non è bello…?

Stasera, i vicini mostri litigavano. Ma litigavano pesante, e io con la mia mania delle finestre aperte, non ho potuto fare a meno di sentirli. Ora, a parte i motivi, che son cavoli loro, quello che m’ha colpita è l’odio che c’hanno quando si parlano. Non solo stasera che litigavano, ma sempre. E io, che non c’ho voglia di sposarmi (non mi passa proprio per la testa, in verità) penso che se anche mai lo facessi, poi non riuscirei proprio a star con qualcuno che mi parla così. O a cui io, parlo così.