La violenza necessaria

La violenza necessaria

Diceva Gabriele a pomeriggio “te ogni tanto odi qualcuno e lo scrivi nel giardino”. Ecco, dicevo io, odiare è una parola grossa che riserverei solo a cani e bambini, però ci son delle persone, certe volte, che mi fan partire l’embolo ed allora o vado lì con la katana e faccio come la Beatrix Kiddo o scrivo due righe nel giardino e vedo se me la faccio passare. Ciò non toglie, giusto per chiarire, che se mi becco davanti la tipetta di cui si parlava più giù, fo un casino comunque.

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