L’amaro destino del condominio

L’amaro destino del condominio

Ora, che a me i nuovi vicini mi stavano abbondantemente sulle balle, era stato deciso nel pomeriggio in cui, prima ancora di trasferirsi, ci avevano fatto capire (a me e a tutto l’isolato) chi, realmente, erano. Poi succede che, nel caso in cui ci fosse ancora bisogno di conferme oltre al fatto che non dicono hola nemmeno se gli rotoli addosso, i nuovi simpaticissimi vicini c’hanno questa di parcheggiare come il culo. Ché a me potrebbe pure fregarmene cippa, visto che guido poco e niente, ma se nell’unica sera in cui prendo la macchina, poi al ritorno devo parcheggiare in culandia nord ovest e fare un parcheggio che è dai tempi della scuola guida che non faccio un parcheggio così, allora capirete che a me, i nuovi vicini, considerato pure che non sono George Clooney che un giorno suonerà alla mia porta con la bottiglia di spumante, ecco a me, i nuovi vicini, simpatici non mi ci staranno mai. Mai, dico.

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