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Cibo per l’anima e per il corpo

Cibo per l’anima e per il corpo

Ecco, io penso che se nella vita c’hai come amici almeno un libraio e un oste, poi sei tipo a posto del tutto, ché c’hai assicurato che non c’avrai mai fame, che sia quella che t’attacca lo stomaco che quella che ti prende all’anima.  Se ce li hai e sono pure a un metro di distanza l’uno dall’altro, poi, diciamo che ti puoi fare nella lista dei fortunati.

E io, modestamente…

Il mio libraio è differente

Il mio libraio è differente

Stavo ascoltando una canzone e m’è venuto in mente che una volta, parlando con l’amico volatore, m’aveva detto che era ispirata ad un libro. Siccome non me lo ricordavo, che libro era, gli ho mandato un messaggino e gliel’ho chiesto. E l’amico volatore, non solo m’ha detto che libro era, ma m’ha anche spiegato che l’incipit della canzone è pure l’incipit del libro e che poi, in questa canzone, c’è anche una citazione di un altro libro dello stesso autore. E ve le dico queste cose, per farvi dispetto, perché voi non so se ce l’avete un amico (e un libraio) così. Ecco.

*La canzone è “Bardamu” di Vinicio Capossela, il libro “Viaggio al termine della notte” di Celine. Just in case.

A voi personcine speciali…

A voi personcine speciali…

Ma voi lo sapete quanto sono fortunata, io? Ho una vita che è un casino, ostacoli, complicazioni, sogni messi a dormire, delusioni. E poi, però, ho loro, ho questi amici qua che non sono solo amici, sono famiglia, scelta ed amata moltissimo. Amici che credono che possiamo ancora sognare, che possiamo sempre innamorarci, che cantano e c’hanno quello stesso lampo mio di follia buona, che non giudicano se la persona con cui sto ha venti o cinquant’anni finché mi vedono contenta di ciò che faccio, amici che mi nutrono di polpette, d’affetto, di risate e chitarre. E a me, in qualunque parte del mondo sia, son le persone che sempre mi mancano e sempre sono con me. Vi voglio bene, amici miei.

I libri della Rocinante

I libri della Rocinante

rociIeri sera era una sera che odorava di primavera in arrivo, ed allora ho deciso di prendere la Rocinante, ché inizi a scaldare i muscoli in vista della bella stagione. Poi, quando siamo arrivate da Angelo, s’è deciso di andare da un’altra parte ed allora alla Rocinante è stato permesso di restare a leggere in libreria. Ché c’ha buon gusto, la Rocinante, tant’è che la s’è messa lì con Neruda e il Quijote e lei non ha protestato, anzi, era ben contenta di quella compagnia.