Tag Archives: gente stupida

Dottoressa dei miei stivali

Dottoressa dei miei stivali

Io, se c’è una cosa che mi da fastidio, è presentarmi con il “dottoressa” davanti. Sono Serena, punto.  Poi capita che chiami una che si è presentata come la dottoressa Tizia, che ti sbaglia cinque congiuntivi e ti dà del tu per partito preso, anche se te vorresti tanto continuare a mantenere le distanze e ti ostini con il lei, ed allora, quando è così, un po’ ti girano. E pensi pure di essere un po’ scema.

Siamo tutti amici di Maria

Siamo tutti amici di Maria

Ora, è risaputo che io mica son questa grande esperta di musica, ecco. Mi viene da ridere, però, ché poi quelle persone che si diceva un po’ più in giù, quelle che dicono di sentire solo cantori uzbeki accompagnati da flauti berberi, quelle che dicono di ascoltare solo questa musica d’elite e tutto il resto è lettiera per gatti, ecco quelle persone lì, poi, scopri che in realtà, nel chiuso della loro stanzetta c’hanno a palla tipo la compilescion di Amici di Maria, ecco. O giù di lì. Ed è una verità, questa, mica una delle cattiverie mie.

Le persone colte

Le persone colte

Io vabbè, son bisbetica e si sa, ecco. Ci son un sacco di cose che mi dan fastidio, un sacco di persone che mi stanno antipatiche for the sake of it, però, ecco, non è che proprio son matta, è che a volte delle cose mi sembrano un po’ buffe e alcune persone pure. Tipo queste persone che vanno a beccare questo ignotissimo cantante d’elite, che dicono a tutto il mondo che non ascolterebbero Ligabue manco morte, ma non perché non gli piace davvero, ma solo perché Ligabue lo passano in radio e allora non fa fico, sentire Ligabue. Ecco, ascoltano questi flautisti tibetani o solo i cantautori talmente impegnati che non se capisce niente di quello che vogliono dire, forse non lo sanno manco loro cos’è che vogliono dire e li ascoltano solo perché, insomma, devono proprio sembrarlo colti. Però poi magari devono scrivere due parolette in croce e scrivono queste cosette deliziose tipo “non c’è n’è”. E a me mi vengono i brividi, ecco, ché penso che preferisco non saperne una cippa di questi cantanti impegnati, però, ecco, almeno certi orrori non li fo. Io.

My name is….

My name is….

Poi vabbè, ognuno è libero di fare un po’ come cazzo gli pare ed ognuno c’ha il nome che si merita, però boh, siccome pure io son libera di farmi stare sullo stomaco chi me pare, caro tizio che ti chiami come ti chiami, ma preferisci che ti si chiami all’inglese perché fa molto più artista maledetto, non te la prendere caro tizio che ti basta questo per sentirti fico, non te la prendere se io son qui che ti prendo per il culo, ecco.

Il lupo dei tre porcellini

Il lupo dei tre porcellini

Cioè, non fraintendete, a me mi piacciono le persone che, insomma, hanno autostima. Son quelle che poi si autoconvincono di troppe cose fasulle che non mi stanno troppo simpatiche. Specie quando cominciano ad ammorbare il mondo di cazzate enooooooormi. Ma proprio enoooooormi, eh. Cioè, che tu le puoi pure dire le cazzate, cioè liberissimo. Però se io lo so che è una grossa grassa cazzata, cioè non è che puoi pretendere che io faccia sempre quella che non se n’è accorta, che dici le cazzate. Ché a me poi mi vien voglia di fare come il lupo dei tre porcellini. Ci vuol mica tanto a soffiar via i palloni gonfiati, sapete?