Tag Archives: fastidio

La palude

La palude

Apri la finestra e ti viene spontaneo tirare dentro l’aria fresca del mattino. No, wait. L’aria fresca è andata via. Tiri dentro un litro di acqua stagnante nell’aria. Ti si spezza il fiato, per un attimo capisci come si sente un asmatico. Tossisci che ti fanno male i polmoni. Sul terrazzo, il pavimento è bagnato come dopo la pioggia. I gatti vanno a bere l’acqua che si è depositata sulle sedie di plastica. Ti verrebbe da chiudere la finestra e riaprirla solo quando torna la tramontana. Invece accendi una sigaretta e pensi che prima o poi la palude si riprenderà tutto, nel frattempo si insinua nelle teste ogni volta che uno respira.

Un giorno questo dolore ti sarà utile

Un giorno questo dolore ti sarà utile

Ora, se tutto questo gran caldo servisse chessoio a dimagrire, io soffrirei in silenzio pensando che è per una buona causa. Invece no. Soffro e basta. E nel frattempo sogno distese di neve e pinguini e orsi polari. Poi mi sveglio perché Titto e la sua pelliccia hanno deciso che è la giornata internazionale di “stendiamoci sui piedi dell’umana”.

Dilettantismo di Kafka

Dilettantismo di Kafka

Inizio la giornata telefonando alle scuole dove ho fatto supplenza. Supplenza a marzo, siamo a maggio, dove sono i miei soldi? Ah, ma noi l’abbiamo pagata. E l’abbiamo pagata ad aprile. Bene, dove sono allora i miei soldi? Sono finiti su un oscuro conto alle Cayman e un ricco e malvagio signore li ha spesi in mojito al posto mio? Immagino gli scenari peggiori fino a quando non mi viene in mente di controllare il conto di mio padre. Impossibile che siano lì, gli ho dato gli estremi del mio, ma controlliamo. Sono lì. In pratica, hanno i dati nuovi ma usano quelli vecchi. Se fosse stato invece che il conto di mio padre un mio vecchio conto già chiuso, adesso sarei in un incubo che Kafka direbbe no vabbè, io m’arrendo.

Stupide zanzare!

Stupide zanzare!

Io finché non ci son i pinguini là fuori, mi piace dormire con la finestra aperta. E allora stanotte c’avevo la finestra aperta ma c’avevo aperta pure la zanzariera, sicché una zanzara puttana s’è infilata qua e ha deciso di fare merenda con me. E allora mi sa che mi devo ricordare che va bene se c’è la finestra aperta, ma la zanzariera la devo proprio chiudere.

Idiota del giorno

Idiota del giorno

Ora, è chiaro che qualche idiota lo conosciamo tutti. Personalmente ne conosco diversi, ma oggi la palma va a questo tizio che conosco a malapena e che arriva e mi da una pacca fortissima sulla spalla. Caro idiota, sono la tua sorellina? Il tuo amico del calcetto? L’amichetto di bevute? Non credo, quindi tieni le tue fottute, fottutisime mani lontane da me, se non vuoi che la mia spalla sia l’ultima cosa che toccano.

Bentornati a Dubai

Bentornati a Dubai

Ora, s’è sopravvissuti per una settimanella. Una settimanella di vento freschino, quel venticello che la sera ti metti pure la giacca e si sta bene. Poi, oggi mi son svegliata abbracciata alle coperte che pensavo “cazzo Albe, ma quanto sei bollente”, finestre aperte ma non si muove una piuma e un caldo che parte proprio da dentro, non te ne puoi liberare. Soffro, questo era il senso della storia.